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Csplast offre da oltre trent’anni un servizio di progettazione e costruzione di stampi ad iniezione e stampaggio di prodotti in plastica

Ma che cosa è uno stampo a iniezione? Quando si è iniziato ad utilizzare questa tecnica di stampaggio delle materie plastiche per la prima volta? Quali sono i benefici e i vantaggi di un prodotto stampato a iniezione?

Con questo articolo vogliamo proporvi un insieme di dettagli e nozioni generali su questo tipo di tecnologia, così da fornirvi sempre più strumenti per conoscere e sfruttare al meglio i nostri servizi. Nello specifico, andremo ad approfondire i seguenti aspetti:

Cenni storici sulla stampa ad iniezione

Nel 1868 John Wesley Hyatt e suo fratello Isaiah furono i primi ad iniettare della cellulosa calda all’interno di uno stampo, brevettando poi nel 1872 una macchina per lo stampaggio a iniezione a pistoni.

Questo processo rimase all’incirca lo stesso fino al 1946, quando James Hendry costruì la prima pressa a iniezione con vite bi-funzione, rivoluzionando così l’industria della plastica.

Ad oggi circa il 95% delle macchine per lo stampaggio utilizzano viti bi-funzione per scaldare, mixare ed iniettare in maniera efficiente la plastica negli stampi ad iniezione.

Cosa è lo stampaggio ad iniezione materie plastiche

Il processo dello stampaggio a iniezione è una tecnica di produzione che permette la realizzazione di particolari in materiale plastico. La plastica, sotto forma di piccoli granuli, viene portata alla temperatura di fusione al fine di ottenere una massa liquida che viene successivamente  iniettata sotto pressione  nelle cavità di uno stampo. Una volta raggiunte e riempite le cavità, la plastica raffreddandosi si solidifica nuovamente e prende la forma della cavità stessa. Il componente così ottenuto è il prodotto finale.

Attraverso la tecnologia dello stampaggio a iniezione si possono realizzare moltissimi articoli, dal più piccolo – come ad esempioil tappino di un campioncino di profumo oppure un ingranaggio per linee automatiche – fino a quelli di grandi dimensioni, come i pannelli che compongono i distributori automatici del settore vending oppure complementi d’arredo come sedie e divani. 

Questa tecnologia permette di produrre sia articoli di largo consumo, che tendenzialmente richiedono un minore profilo tecnologico, sia manufatti per settori industriali high-tech nei quali spesso si ricercano prestazioni piú sofisticate e una maggiore precisione dimensionale

I materiali termoplastici più comunemente utilizzati per lo stampaggio ad iniezione sono il polistirene, l’ABS, i poliammidi, il polipropilene, ma per approfondire ulteriormente questo aspetto vi rimandiamo alla nostra Tabella delle Materie prime nella sezione Download del sito, nella quale troverete anche indicazioni più precise sui tecnopolimeri e sulle loro caratteristiche.

Come funziona uno stampo a iniezione – le presse ad iniezione

Lo stampaggio a iniezione è un processo che richiede l’utilizzo di diverse attrezzature e macchinari. In primis, ve lo abbiamo anticipato anche nei punti precedenti, è necessaria la progettazione e realizzazione dello stampo, costituito da due parti o semistampi (maschio e femmina). Iniettando la plastica fusa nelle sue cavità si va a dare forma alle geometrie del componente da realizzare.

Ma dove viene montato lo stampo?             

Lo stampo viene posizionato su un macchinario chiamato pressa ad iniezione, costituita a sua volta da un iniettore e da una parte in cui viene montato lo stampo (la chiusura).

L’iniettore è l’unità della pressa destinata alla fusione e al successivo avanzamento del polimero termoplastico verso lo stampo, mediante il movimento di una vite di plastificazione. 

La plastica fusa arriva, così, nell’unità di chiusura su cui è stato precedentemente montato lo  stampo e dove, una volta solidificata e grazie ad un sistema di estrazione del pezzo specificatamente progettato –  si otterrà il prodotto finito.

Tutto questo procedimento viene supportato da un sistema di controllo che regola e  monitora costantemente  pressione,  velocità e tempo di lavorazione di ogni step produttivo. Ogni parametro viene impostato dai nostri tecnici di processo, che grazie alla loro esperienza nel settore, sono in grado di settare al meglio le presse ad iniezione  per ottenere il più corretto ed efficiente stampaggio del pezzo nel rispetto dei requisiti tecnici, dimensionali ed estetici.

I vantaggi dello stampaggio ad iniezione

E ora veniamo ai principali vantaggi che lo stampaggio a iniezione può apportare a chi decide di utilizzare questa tecnologia per i propri progetti:

  • permette un’alta efficienza  a livello produttivo perché i cicli di stampaggio sono rapidi e precisi;
  • più i quantitativi sono alte, più il costo del pezzo sarà basso, pertanto è una tecnologia molto impiegata nelle produzioni di massa;
  • elevata ripetibilità del processo di stampaggio, ossia è possibile produrre prodotti identici più e più volte nel pieno rispetto delle tolleranze del pezzo;
  • é possibile scegliere tra un’ampia gamma di materiali termoplastici, colori e finiture estetiche;
  • l’elevata automazione del processo di stampaggio a iniezione, permette di ottenere un basso spreco produttivo, una caratteristica da non sottovalutare se si persegue il rispetto e la cura del nostro ecosistema;
  • la capacità di realizzare prodotti di grandi e piccole dimensioni con estrema precisione e cura dei dettagli;
  • dopo lo stampaggio non è necessario effettuare riprese o rielaborazioni sui pezzi,  perché lo stampaggio a iniezione permette di ottenere un prodotto già finito.

In conclusione, Csplast grazie alla sua consolidata esperienza nel settore dello stampaggio a iniezione è in grado di accompagnarvi nella progettazione e realizzazione dei vostri articoli in plastica, offrendovi un servizio estremamente personalizzato e attento a tutte le vostre necessità.

Per qualsiasi informazione e curiosità, non esitate a contattarci.